La storia del cibo surgelato

La storia dei cibi surgelati è molto più antica di quanto si immagini, correvano gli anni ’20 del Novecento, nessuno forse avrebbe mai immaginato che un domani avremmo potuto conservare i cibi comodamente nelle nostre case grazie soltanto alla forza del freddo.

Almeno finché un uomo come tanti nella storia ha un'idea nuova ed arguta, fù infatti l’americano Clarence Birdseye, che sviluppò il primo sistema di congelamento e distribuzione di cibi “surgelati”.

Se è vero infatti, che già dal 1000 a.C. i cinesi avevano l’abitudine di conservare le merci in cantine riempite di ghiaccio, nessuno mai aveva pensato a studiare sistemi di vendita per gli alimenti congelati.

Il signor Birdseye, originario del Canada, era solito congelare il pesce appena pescato con un metodo ispirato agli eschimesi: scavare buchi nel ghiaccio, congelando così il pesce ancora fresco.

Birdseye intuì un concetto fondamentale: congelare il pesce appena pescato, avrebbe consentito di mantenere intatto il sapore e la consistenza una volta che fosse stato scongelato. Fu così che lo studioso naturalista si trasformò in uomo d’affari, cominciando a sperimentare i metodi migliori per congelare gli alimenti.

Negli anni ‘20, Birdseye fondò la General Seafood Corporation mettendo a punto il metodo di congelamento a doppia cinghia: due nastri refrigerati di acciaio inossidabile su cui si muoveva il pesce, congelandosi velocemente.

Nel 1928, lo studioso implementò il suo primo “freezer“, precursore dei moderni congelatori. In seguito, nel 1930, lanciò sul mercato la prima linea di prodotti surgelati: i primi furono i filetti di merluzzo, ma poi anche altri tagli di carne e pesce, oltre a frutta e verdure come spinaci e piselli.

Fu il via a un grande successo: ben presto furono introdotti gli scaffali refrigerati nei supermercati e successivamente furono inventati i camion refrigerati, indispensabili per assicurare il trasporto dei prodotti sotto zero anche su lunghi tragitti.

La rivoluzione era in atto: agli inizi degli anni ’50 la maggior parte dei negozi di alimentari americani aveva un reparto surgelati e Birdseye era diventato un importante uomo d’affari. Ancora oggi esiste la sua azienda di surgelati, la Birds Eye.

E in Italia?

Nel nostro Belpaese Italiano, la cultura del cibo surgelato è arrivata con un decennio di ritardo, negli anni ’60, portando grande innovazione nel settore alimentare, integrandosi gradualmente con gli stili alimentari più classici delle nostre migliori tradizioni gastronomiche, introducendo elementi come comodità, velocità, facilità di conservazione, fondamentali per accelerare la rivoluzione sociale in corso dagli anni ’70 ad oggi.

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